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La Parola del
Santo Padre

La Chiesa ha bisogno di voi! Come il marinaio in alto mare ha bisogno del faro che indichi la rotta per giungere al porto, così il mondo ha bisogno di voi. Siate fari per i vicini e soprattutto per i lontani. Siate fiaccole che accompagnano il cammino degli uomini e delle donne nella notte oscura del tempo. Siate sentinelle del mattino (Is 21, 11-12) che annunciano il sorgere del sole (Lc 1, 78).

Con la vostra vita trasfigurata e con parole semplici, ruminate nel silenzio, indicateci Colui che è via, verità e vita (cfr. Gv 14, 6), l’unico Signore che offre pienezza alla nostra esistenza e dona vita in abbondanza (cfr. Gv 10,10). [ Papa Francesco: Vultum Dei Quaerere, n. 6]

Sull’esempio della Vergine Madre, il contemplativo è la persona centrata in Dio, è colui per il quale Dio è l’unum necessarium (cfr. Lc 10, 42) di fronte a cui tutto si ridimensiona, perché guardato con occhi nuovi. La persona contemplativa capisce l’importanza delle cose, ma queste non rubano il suo cuore e non bloccano la sua mente, sono anzi una scala per arrivare a Dio: tutto per lei «porta significazione» (cfr. S. Francesco di Assisi, Cantico delle creature) dell’Altissimo! Chi si immerge nel mistero della contemplazione vede con occhi spirituali: questo gli permette di contemplare il mondo, le persone, con lo sguardo di Dio. [Papa Francesco: Vultum Dei Quaerere n. 10]

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Uno degli elementi più significativi della vita monastica è la centralità della Parola di Dio nella vita personale e comunitaria. Occorre che la Parola alimenti la vita, la preghiera, la contemplazione, il cammino quotidiano e diventi principio di comunione per la vostre comunità e fraternità. Esse sono chiamate ad accoglierla, meditarla, contemplarla, viverla insieme, comunicando e condividendo i frutti che nascono da questa esperienza. [Papa Francesco: Vultum Dei Quaerere n. 19]

Nella vita contemplativa, particolarmente in quella integralmente contemplativa, considero importante prestare attenzione al silenzio abitato dalla Presenza, come spazio necessario di ascolto e di ruminatio della Parola e presupposto per uno sguardo di fede che colga la presenza di Dio nella storia personale, in quella dei fratelli e delle sorelle che il Signore vi dona e nelle vicende del mondo contemporaneo.

Taccia, dunque, la lingua della carne e parli quella dello Spirito, mossa dall’amore che ognuna di voi ha per il suo Signore (cfr. S. Chiara, IV lettera ad Agnese di Praga). [Papa Francesco: Vultum Dei Quaerere n. 33]

Carissime sorelle contemplative, sapete bene che la vostra, come ogni altra forma di vita consacrata, è dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa. Siate, dunque, in profonda comunione con la Chiesa, per diventare in essa prolungamento vivo del mistero di Maria Vergine, Sposa e Madre, che accoglie e custodisce la Parola per restituirla al mondo. Come Maria, siate anche voi “scala” attraverso la quale Dio scende per incontrare l’uomo e l’uomo sale per incontrare Dio e contemplare il suo volto nel volto di Cristo. [Papa Francesco: Vultum Dei Quaerere n. 37]

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